Nata nel 1800, l’embossing (o stampa a rilievo) è un’antica tecnica di stampa che, grazie agli innovativi strumenti utilizzati dalla moderna tipografia, rispetto al passato è oggi molto semplice da realizzare tramite un solo processo di stampa, anche digitale.

Questa particolare tecnica di stampa consente di creare sulla superficie della carta particolari effetti rilievo percepibili non solo con gli occhi ma anche con il tatto.

Le tipologie di embossing esistenti sono svariate: dall’embossing anticato a quello metallizzato; dall’embossing di un’area cromatica particolare a quello opacizzato o con lucidatura fino al blind embossing, che non definisce l’area a seconda del colore ma mira a un effetto di tridimensionalità.

L’embossing, oltre a essere realizzato sulla carta, può essere effettuato anche su altri tipi di supporti come materiali plastici, lamine e oggetti in pelle, dando vita a prodotti creativi e personalizzati ad hoc. Si pensi, per esempio, alla carta intestata, ai bigliettini da visita e ai segnalibri, ai gadget aziendali e agli inviti matrimoniali, e a stampati particolari come loghi, stemmi, monogrammi e altri decori.

Ma come si realizza tecnicamente la stampa a rilievo?

L’embossing si ottiene comprimendo il supporto da stampare – per esempio un foglio di carta – con due matrici metalliche (punzoni), di cui una a rilievo (cliché) e una a incavo (contromatrice). Comprimendosi, le due matrici creano appunto un effetto rilievo. Si tratta, quindi, di una tecnica meccanica, che non prevede applicazione di inchiostro.

L’effetto rilievo può essere di due tipologie: emboss e deboss. L’effetto emboss produce un innalzamento del supporto rispetto al piano; l’effetto deboss, al contrario, produce un abbassamento del supporto rispetto al piano. Entrambi gli effetti di rilievo sono incolori. Si può dare colore a determinate parti dell’oggetto da stampare tramite la stampa a caldo. Il processo di lavorazione della stampa a caldo prevede il trasferimento a caldo ad alte temperature di una sottile lamina metallica. Una pressione delicata permette il trasferimento di pellicole di vari colori, tra cui i più diffusi sono rame, argento e oro, con cui è possibile dar vita a svariati effetti, dal trasparente al perlescente, dal metallico al fosforescente.