In un mondo sempre più incline a uno stile di vita attento alla salute del nostro pianeta, si fa sempre più vivo l’interesse verso scelte ecologiche, tra le altre cose per quanto riguarda l’utilizzo della carta.

Fino a poco tempo fa, la classica carta bianca, composta da fibra di cellulosa ricavata dal legno degli alberi, era l’unico tipo di carta a disposizione sul mercato. Oggi, per fortuna, sta prendendo sempre più spazio l’utilizzo della carta riciclata, ottenuta dalla carta da macero, a sua volta ricavata dalla raccolta differenziata.

Spesso si tende a utilizzare alternativamente i termini riciclata ed ecologica. Tuttavia, carta ecologica e carta riciclata non sono sinonimi.

Come già accennato, la carta riciclata si ottiene attraverso la lavorazione della carta da macero. Essa può essere ricavata da fogli privi di inchiostro o da rifili da cartiera (carta riciclata pre-consumer), oppure da fogli di carta già utilizzati in precedenza, debitamente raccolti e disinchiostrati (carta riciclata post-consumer). La carta ecologica, invece, è la carta riciclata integralmente con fibre di recupero, non sottoposta a procedimenti sbiancanti.

Una significativa quantità della carta oggi utilizzata nel quotidiano è riciclata. Questa, al contrario di quanto si pensava in passato, quanto a livelli qualitativi non è per nulla inferiore alla carta bianca, e si presta perfettamente ad essere utilizzata per le stampanti, garantendo gli stessi risultati della carta bianca.

Altri miti da sfatare riguardo al consumo di carta riciclata come alternativa alla classica carta bianca riguardano poi la pulizia e il costo. Molti, infatti, ritengono che la carta riciclata non sia igienica; tale convinzione, però, è smentita dal fatto che la produzione della carta riciclata avviene a temperature di oltre 150 °C, che non consentono ai microrganismi di sopravvivere. Per quanto riguarda il prezzo, poi, la carta riciclata può arrivare a costare fino al 20% in meno rispetto alla carta bianca.