Il marketing vive di comunicazione e la brochure è lo strumento del primo approccio, che svolge l’importante compito di trasmettere l’idea di un prodotto o un progetto in maniera immediata.

Lo sanno molto bene le aziende italiane che, per promuovere i propri servizi, la preferiscono a tutti gli altri formati cartacei. La brochure è un scelta che vince, infatti, per creatività, emotività e pervasività. Più di ogni altro volantino, la brochure deve sapere raccontare una storia e farlo mantenendo una struttura d’impatto, ricca di parole e immagini.

Per realizzarne una di successo è fondamentale aver chiare due cose: quale sia il prodotto da sponsorizzare e il target a cui sarà rivolta. Avendo confusione su questi elementi, sarà difficile trasmettere un messaggio diretto e preciso ai clienti. Non bisogna nemmeno sottovalutare il luogo e le circostanze in cui la brochure verrà distribuita.

E’ importante, poi, selezionare con cura il tipo di supporto su cui verranno stampate le grafiche del piccolo opuscolo. Che contenga inserti a schede, che adotti fustellature o rubricature, la scelta del materiale (carta, cartoncino o simili) deve necessariamente essere funzionale. Come accennato, è possibile inoltre aggiungere al semplice contenuto della brochure altri elementi extra, come cartoline, biglietti da visita, cd e dvd, per renderla più interessante. Anche nel caso della fustellatura, la creazione di elementi o immagini intagliate nella carta serve a raggiungere un risultato più accattivante e convincente. E’ invece per una questione di praticità che spesso alle brochure viene aggiunta la rubricatura: specie se fatta di colori diversi, la presenza di “linguette” alle estremità laterali delle pagine più aiutare a reperire meglio i contenuti.

L’elemento fondamentale della brochure, che la rende un materiale di fruizione facile e immediata, è dato però dalla presenza delle immagini. Anche la selezione di queste deve avvenire in maniera consapevole e di qualità, con l’obiettivo di creare un opuscolo che faccia centro. Un discorso analogo può essere affrontato nell’ambito di testi e didascalie: per essere convincenti, non possono prescindere da un buon font (sceglierne un massimo di due, semplici e piacevoli) e da testi semplici e interessanti.