Comunemente definita come il peso di un foglio per metro quadro, la grammatura della carta è un elemento da considerare attentamente prima di procedere alla stampa di un qualsiasi prodotto cartaceo, dal semplice biglietto da visita al dépliant, dalla brochure al catalogo, dal volantino al libro.

Grammature differenti, infatti, danno vita a differenti effetti qualitativi. Non necessariamente la grammatura della carta ne influenza lo spessore. Infatti, fogli di carta con la stessa grammatura ma di diversa tipologia – naturale o patinata, per esempio –, possono presentare spessori diversi, e ciò dipende appunto dal tipo di carta, ma anche dalla composizione della fibra o dal procedimento con cui la carta è stata lavorata. Comunque sia, è anche vero che maggiore è la grammatura della carta e maggiori sono il suo spessore e la sua rigidità.

La scelta della grammatura è soggettiva e non segue delle regole prestabilite. Tuttavia, per ciascun prodotto di stampa, nel tempo si sono diffusi determinati standard, in base alle specifiche funzioni e modalità di impiego di ogni singolo stampato, oltre che in relazione agli elementi grafici che lo costituiscono.

Di solito, quindi, per la stampa di cataloghi, riviste e libri si utilizzano convenzionalmente grammature comprese tra i 70 e i 140 g/m2; per la stampa di brochure e pieghevoli si utilizzano grammature comprese tra i 150 e i 200 g/m2; infine, per la stampa di biglietti da visita, copertine e cartoline si utilizzano grammature comprese tra i 250 e i 350 g/m2.

In generale, si può affermare che maggiore è la grammatura, maggiore è il prestigio che si intende comunicare. Comunque sia, per essere sicuri di orientarsi verso la scelta più giusta, è sempre bene rivolgersi agli esperti del settore, che saranno in grado di fornire un’adeguata consulenza professionale, anche per quanto riguarda le differenze di costo tra le diverse alternative a disposizione.