Tra le varie tecniche di stampa esiste la stampa offset che si basa sulla repulsione di liquidi.

Definito come processo di stampa planografica indiretta come la litografia, la stampa offset sfrutta quindi un particolare funzionamento che prevede l’utilizzo di matrici di forma piana con le parti stampanti e quelle non stampanti allo stesso livello. Cosa si intende? Le parti stampanti della matrice ricevono l’inchiostro mentre le parti non stampanti inumidite da acqua o alcool lo rifiutano. Ecco perché si parla di “repulsione” di liquidi.

Il termine offset deriva dal verbo inglese to set off e fa riferimento all’utilizzo, nell’operazione di stampa, di un mezzo intermedio tra l’inchiostro e la carta, ovvero il cilindro di riferimento.

Nella stampa offset, infatti, l’inchiostro è trasferito dalla matrice (che riceve la bagnatura in acqua o alcool) ad un cilindro intermedio rivestito di caucciù e da questo supporto è poi posto su un terzo cilindro.
Per questo particolare funzionamento è detta stampa indiretta. A differenza di altre tecniche di stampa, in quella offset l’inchiostro viene trasferito dalla lastra litografica sul caucciù e successivamente sulla carta. Nonostante sia simile, la stampa offset differisce anche dalla litografia dove il foglio è a contatto diretto con la lastra di alluminio.

I vantaggi della stampa offset riguardano la possibilità di ottenere alta risoluzione e definizione proprio grazie al principio di repulsione dei liquidi e all’utilizzo di un materiale particolare come il caucciù. Il caucciù permette di aumentare la qualità di stampa su qualsiasi tipo di carta, liscia o non liscia.