In ambito tipografico, una giusta impaginazione è fondamentale affinché il messaggio venga compreso dal lettore. Con impaginazione grafica si intende infatti l’operazione attraverso la quale viene organizzato un testo a stampa. I vari elementi (titoli, sottitoli, blocchi di testi, illustrazioni) vengono disposti e dimensionati all’interno del cosiddetto spazio-formato.

Una corretta impaginazione deve preoccuparsi insomma:

1) della relazione tra l’area stampata (che potremmo paragonare a un quadro) e i margini (la cornice del nostro quadro);

2) dell’organizzazione degli elementi nell’area stampata, nonché delle parti bianche che separano questi elementi.

Al fine di rendere lo stampato coerente e leggibile, andranno effettuate alcune scelte tipografiche come il carattere, l’interlinea, il corpo. Ci si basa inoltre su scelte sia tecniche, sia estetiche. Non vi sono rigide regole universali, che debbano essere applicate a tutte le tipologie di stampato. Le scelte si differenziano a seconda del contenuto, del suo obiettivo, della modalità di fruizione e della tipologia di lettore al quale rivolgersi. Ogni impaginazione è frutto di un insieme di scelte assolutamente uniche.

Tuttavia, si è soliti distinguere tre differenti tecniche di impaginazione.

1) Impaginazione Classica, utilizzata prevalentemente per libri di testo con eventuali illustrazioni, come romanzi o saggi. Segue i canoni classici dell’arte tipografica, regole antecedenti addirittura l’invenzione della stampa. Rispettando i rapporti tra base e altezza, è infatti possibile ottenere una logica visiva.

2) Impaginazione Modulare, adatta a stampe multipagina che contengono un numero elevato di elementi grafici. È il caso di quotidiani, riviste, manuali, cataloghi, dépliant, brochure, listini, ecc. Impaginando elementi di tipologia differente (fotografie, tabelle, illustrazioni) è fondamentale mantenere una coerenza su tutte le pagine, in modo che il lettore comprenda le relazioni tra i diversi elementi e percepisca un senso di ordine. Per ottenere tale unitarietà, ci si basa su “gabbie” costanti che suddividono l’area stampata in un numero di spazi ben preciso, creando una griglia.

3) Impaginazione Libera o creativa, non segue canoni fissi, si basa su scelte ottiche ed estetiche, oltre che funzionali. L’obiettivo è creare un insieme dal forte impatto visivo. È adatta a stampati basati su un solo spazio-formato spesso con esigenza commerciale, al fine di evidenziare determinati elementi. Viene utilizzata per locandine, manifesti, carta da lettere, buste, inviti, cartoline, ecc.