Per la stampa su carta esistono alcuni metodi, il più utilizzato dalle tipografie è solitamente il sistema CMYK, in quadricromia. Esiste però un altro metodo.

La stampa pantone: utilizzata da design e aziende.

Si tratta di un sistema elaborato dall’azienda omonima che si occupa di tecnologie per la grafica, che ogni anno influenza il mondo della moda, dell’arredamento del design, eleggendo il colore dell’anno. Il colore 2019 è, per esempio, il Living Coral.

Quando utilizzare la stampa pantone?

Ogni colore è tradotto in un codice univoco che serve a identificarlo e riprodurlo ogni volta che si vuole. Si tratta quindi di un insieme di tinte predefinire che non dipendono dalla mescolanza dei quattro colori della quadricromia (CMYK).
Per questo motivo è necessario utilizzare la stampa pantone solo quando una lastra della stampa offset è dedicata alla stampa con inchiostro pantone di riferimento. Solo così è possibile ottenere una resa cromatica ottimale.

Perché utilizzare la stampa pantone?

Per questioni di risparmio, intanto, oppure per la necessità di ottenere determinate aree con un codice di colore preciso; o ancora per assicurarsi che la resa cromatica risponda esattamente alle esigenze della stampa.
C’è da sottolineare che i codici pantone, creati sulla base di vernici e che, quindi, non nascono sullo schermo, sono divisi in due parti: la prima può essere numerica o in lettere, per indicare la famiglia di appartenenza del colore; la seconda indica la gradazione specifica del colore.
Anche per il fatto che i colori pantone nascono da vernici e non dall’unione dei quattro colori, è talvolta impossibile trovare un equivalente nella scala cromatica della quadricromia.

Scegliere la stampa pantone è sinonimo di eleganza grazie alla precisione del risultato, ma non solo: il metodo pantone è anche sinonimo di voler stare al passo con i tempi.