Il termine serigrafia deriva dal latino seri (seta) e dal greco gràphein (scrivere) e rappresenta una delle molte tecniche di stampa che si utilizzano per riprodurre immagini o documenti su qualsiasi materiale. È una delle tecniche di stampa più antiche: per conoscerne le origini bisogna viaggiare nel tempo fino alla Cina antica (960-1279 d.c), successivamente la tecnica si diffuse in Giappone e nei Paesi limitrofi, mentre in Europa fece la sua comparsa solo nel XVIII secolo con l’espansione del commercio della seta. In Francia, iniziò a utilizzarsi la serigrafia per stampare tessuti.

Questa tecnica di stampa divenne infine popolare negli Stati Uniti con i cartelloni pubblicitari e successivamente per l’uso che ne fecero gli artisti, come Andy Warhol, uno tra i primi a utilizzare la serigrafia per creazioni artistiche. In serigrafia la stampa avviene, come in tipografia e litografia, per mezzo di un cliché o quadro di stampa. Il cliché serigrafico consiste in una cornice sulla quale viene teso uno speciale tessuto a maglie; per mezzo di una lamina di gomma si fa scorrere, premendo sul cliché, un inchiostro che passa solo attraverso le maglie del tessuto lasciate libere e, depositandosi sull’oggetto o il foglio, riproduce il disegno o il testo voluto. Permette di stampare su qualsiasi materiale, soggetti di ogni dimensione ed in svariate forme.

Gli utilizzi principali della serigrafia sono: riproduzioni d’arte, dipinti, cartelli, disegni, affissioni. Si può stampare su qualsiasi tipo di tessuto, plastica, su carta, vetro, ceramica, legno, sughero ecc. Nonostante sembri complesso, il procedimento della stampa serigrafica è estremamente semplice e soprattutto è una tecnica versatile che si può utilizzare per svariati ambiti e per diversi utilizzi, dall’arte alla decorazione di ambienti ma anche alla pubblicità e all’abbigliamento. Le possibilità sono davvero infinite, quindi si può dare libero sfogo alla propria creatività!